La sua costruzione risale agli anni 1909 – 1912 e fu in servizio durante la Grande Guerra. Come le altre batterie, era collegata mediante la rete ferroviaria Decauville a scartamento ridotto. La batteria Pisani era armata in modo più leggero rispetto all’Amalfi, con obici a gittata inferiore e di concezione ancora ottocentesca, per cui non poté essere impiegata per fronteggiare la guerra nel fronte del Basso Piave. Nel corso della Seconda guerra mondiale ospitò una postazione di artiglieria contraerea e, dopo essere stata dismessa, fu occupata da famiglie di civili che la abbandonarono negli ultimi decenni del secolo scorso. Prende il nome dal comandante veneziano Vettor Pisani che sconfisse la flotta genovese di Pietro Doria durante la guerra di Chioggia nel 1380.
La batteria Vettor Pisani oggi è il fulcro del percorso “Via dei Forti”: sede museale e vero incubatore di manifestazioni, eventi e centro studi.
Batteria V. Pisani, aperta al pubblico dal 9 luglio 2017, vive oggi la sua rinascita: sede museale e vero incubatore di manifestazioni, eventi e centro studi è il fulcro del percorso che lega tra loro le numerose fortificazioni presenti a Cavallino-Treporti.
Gli interventi di restauro apportati alla Batteria sono stati infatti studiati non solo per un recupero del patrimonio che rappresenta ma anche per renderla porta d’accesso a tutto il complesso storico Via dei Forti.
Restaurata e con nuovi spazi dedicati alle mostre, al suo interno si possono trovare varie esposizioni, ognuna caratterizzante da uno specifico tema legato alla Grande Guerra e al territorio di Cavallino-Treporti.